Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e lo storytelling grunge

La canzone Smells Like Teen Spirit dei Nirvana ha segnato un punto di svolta nella musica degli anni ’90 ed è considerata una delle tracce più importanti nella storia. Il video musicale di accompagnamento è altrettanto iconico per la sua narrazione visiva ed è un esempio eccellente di storytelling e scrittura creativa.

In questo approfondimento analizzerò sia la canzone che il videoclip. Cercherò di spiegarti le motivazioni del successo del brano di questa band statunitense, che con il suo stile ha cambiato radicalmente il panorama artistico musicale.

Perché il genere grunge è diventato la bandiera di una generazione

Smells Like Teen Spirit è diventato l’inno di un’epoca e ha dato una spinta decisiva al genere grunge. Si tratta di un genere musicale emerso negli Stati Uniti, in particolare a Seattle, tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90. È conosciuto per i suoni grezzi e aggressivi, con una fusione di influenze punk, hard rock ed heavy metal. Si contraddistingue per l’uso estensivo di chitarre distorte e potenti, che creano sonorità sporche e ruvide, con alternanza tra versi più tranquilli e morbidi e ritornelli più forti e aggressivi.

Anche le voci nel grunge tendono ad essere grezze e piene di emozione, trasmettendo un senso di dolore profondo, rabbia e insofferenza. I testi grunge esplorano proprio temi di alienazione, disillusione, depressione, ansia e sfiducia verso la società. Queste tematiche riflettono le preoccupazioni della Generazione X, ovvero le persone nate tra il 1965 e il 1980 e cresciute in un’epoca di incertezze economiche e cambiamenti sociali.

Prima del suo arrivo, la scena rock era dominato da generi come il metal, il punk e il pop rock. Il grunge rifiuta la commercializzazione e la superficialità dell’industria musicale di quel periodo. E riesce a raccogliere un vasto consenso, pur senza far leva sui meccanismi classici del mercato musicale. Le band grunge spesso non stanno alle regole dei produttori professionisti e preferiscono rendere conto solo ai propri fan.

La città di Seattle è considerata la culla del grunge. La casa discografica indipendente Sub Pop Records ha avuto un ruolo cruciale nel promuovere band grunge come Nirvana, Soundgarden e Alice in Chains. La scena di Seattle era caratterizzata da un forte senso di comunità e da una rete di locali e band che si supportavano reciprocamente.

La morte di Kurt Cobain nel 1994 è vista come la fine dell’era del grunge, anche se le sue influenze hanno lasciato un’impronta duratura sulla musica rock e sulla cultura popolare. Oggi continuano ad essere un punto di riferimento per il rock alternativo e l’indie rock.

Basta pensare alla canzone Song 2” dei Blur del 1997, che è stata concepita come un tributo, anche se in parte ironico, al grunge. Nonostante fosse una parodia musicale è diventata uno dei brani più famosi dei Blur, ancora oggi utilizzata in film, spot pubblicitari e videogiochi.

Smells Like Teen Spirit e la rivoluzione nel panorama musicale

Smells Like Teen Spirit dei Nirvana ha colto perfettamente il sentimento di disillusione e frustrazione della Generazione X. Le liriche criptiche, piene di angoscia e alienazione, risuonavano profondamente con i giovani dell’epoca che si sentivano disconnessi dalle norme sociali prevalenti.

Il brano ha una struttura particolare, caratterizzata da dinamiche contrastanti: versi più calmi e melodici seguiti da esplosioni di chitarre distorte e batterie potenti nel ritornello. Questa alternanza ha influenzato molte band successive e ha ridefinito il suono del rock alternativo.

Smells Like Teen Spirit ha ottenuto un enorme successo commerciale e ha spinto l’album “Nevermind” dei Nirvana al vertice delle classifiche. Il suo impatto è stato così grande da essere spesso considerata la canzone che ha insabbiato il glam metal, cambiando completamente il corso della musica rock.

Il significato della canzone Smells Like Teen Spirit

Il testo, scritto da Kurt Cobain in collaborazione con gli altri membri della band, è noto per la sua ambiguità e per la sua natura criptica. Cobain stesso ha spesso detto che non aveva un significato ben definito per il testo. Molte delle parole sono state scelte più per il loro suono che per il loro significato. L’obiettivo è trasmettere stati d’animo come alienazione e disillusione, confusione e perdita dell’identità, rifiuto delle convenzioni e del consumismo.

Ma sapete a cosa si riferisce il titolo? Si parla di “profumare” e di “spirito adolescenziale”. Ma non è niente di trascendentale e quello che c’è dietro vi stupirà: si tratta di un deodorante!

Avete capito bene: il Teen Spirit è la marca di un deodorante per adolescenti molto famosa in quel periodo. L’idea di utilizzare questo nome per il titolo della canzone è nata durante una serata tra amici.

Una cantante collega di Cobain, Kathleen Hanna, scrisse con uno spray su una parete “Kurt smells like Teen Spirit” (Kurt puzza di Teen Spirit) per prendere in giro Cobain.
A quell’epoca lui usciva con una ragazza che usava quel deodorante. Probabilmente la profumazione femminile era molto forte e rimaneva attaccata ai vestiti di Cobain.

Lui però non conosceva l’esistenza di quella marca di deodorante e lo intese come un complimento metaforico. Pensava di essere un musicista che “profuma di spirito giovanile”, cioè molto vicino ai giovani e anticonformista. In ogni caso, anche quando ne comprese il senso, trovò che fosse un ottimo riferimento ad un senso di ribellione giovanile. Il messaggio si adattava perfettamente al tema della canzone che stava componendo, assieme agli altri membri della band Dave Grohl e Krist Novoselic.

L’ispirazione per il videoclip di Smells like Teen Spirit dei Nirvana

Sia la canzone che il video di Smells Like Teen Spirit sono considerati pietre miliari nella cultura popolare per la loro capacità di catturare e rappresentare l’essenza di un’intera generazione attraverso la musica e le immagini. Utilizzano tecniche narrative innovative e un simbolismo creativo.

Il video, che ha vinto addirittura due MTV Video Music Awards, è diretto da Samuel Bayer, agli esordi come regista di video musicali.
La narrazione si ispira al film “Over The Edge” del 1979 di Jonathan Kaplan, incentrato sul problema del disagio giovanile. Racconta fatti realmente accaduti in California, dove giovani annoiati passavano il tempo tra alcol, droga e atti vandalici. In questo film vediamo anche Matt Dillon ai suoi esordi come attore.

Un altra fonte di ispirazione è la pellicola “Rock ‘n’ Roll High School” del 1979, che mostra una scuola dove i giovani sono tutti fan del gruppo punk rock dei Romones.

Il videoclip di Smells Like Teen Spirit

Il video è ambientato in una palestra scolastica a Culver City in California durante un’assemblea di studenti. Ci sono anche i Nirvana che suonano.

Tutti sono seduti in modo composto ma la musica si intensifica e un po’ alla volta esplodono in una frenesia di mosse selvagge e disordinate. Questa progressione racconta una storia di liberazione e di rifiuto delle convenzioni: qui non c’è bisogno di parole perché le immagini raccontano già tutto!

L’illuminazione fioca e il fumo che permea la palestra creano un’atmosfera claustrofobica, riflettendo il senso di frustrazione e oppressione che molti giovani sentivano in quel periodo.

Vediamo anche delle cheerleader tatuate che ballano: per l’epoca i tatuaggi non erano molto comuni come oggi ed erano l’emblema dell’anticonformismo e della rottura delle regole.

C’è un bidello anziano che pulisce per terra: sembrerebbe un elemento estraneo, l’unico che incarna la normalità e la tradizione. In realtà anche lui si fa trascinare dalla musica e comincia a ballare con la scopa in mano.

A circa metà canzone gli studenti cominciano a pogare, distruggendo tutto. Anche Kurt Cobain alla fine distrugge la sua chitarra, sbattendola per terra. Questi sono tutti simboli potenti che rappresentano temi di ribellione e non conformità.

Alcune curiosità sul video musicale

Le comparse che interpretavano gli studenti erano giovani che frequentavano il liceo, reclutati a Los Angeles nei giorni precedenti tramite la distribuzioni di volantini.

Le riprese iniziarono intorno alle 11 del mattino e ci vollero quasi 8 ore; il costo del video fu abbastanza basso, di circa 33.000 dollari.

La distruzione della chitarra non era da copione: fu un’idea di Cobain, dopo aver visto che gli studenti erano stanchi, per essere rimasti per troppe ore seduti e decise di omaggiarli con un gesto folle.

Le cheerleader che si esibiscono nel video erano ballerine di uno strip club locale e sulle divise si nota una “A” rossa cerchiata che simboleggia l’anarchia.

Il volto di Kurt Cobain per la maggior parte del video è oscurato e lo vediamo bene solo nella parte finale con un’inquadratura in primo piano. Si tratta di un escamotage impiegato dal regista Samuel Bayer anche nel video “Come as you are”, per far apparire il cantante come una figura potente, quasi un messia.

Il maglione a righe usato da Kurt Cobain nel video è stato uno dei più venduti, al pari del maglione verde che indossava all’MTV Unplugged.

Nelle ultime immagini del video, finito il concerto, notiamo il preside in piedi con un cappello a punta, legato e ridicolizzato dagli studenti: il bidello è l’attore Rudy Larosa.

Sulla grancassa della batteria di Dave Grohl è scritto “CHAKA”: è riferito probabilmente a Daniel Chaka Ramos. Si tratta di uno dei più famosi scrittori di graffiti dell’epoca, che imbrattò i muri 50mila volte con quel nome, fu arrestato e condannato.

La maglietta gialla di Dave Grohl riporta invece la scritta “Scream” che si riferisce al gruppo omonimo in cui lui suonava prima di entrare nei Nirvana.

Anche il video, esattamente come il testo della canzone, è volutamente ambiguo e aperto a diverse interpretazioni. Questo stile di narrazione non lineare stimola la riflessione e la discussione e permette a ciascuno di vedere qualcosa di diverso nella storia visiva. Possiamo quindi dare liberamente una nostra interpretazione, molto emotiva e meno razionale. Per questi motivi sia il brano che il video di Smells Like Teen Spirit sono esempi eccellenti di scrittura creativa applicata alla musica.

Se ti piacciono gli articoli della sezione “Rock Pop Culture” non perderti l’approfondimento su “November Rain” dei Guns N’ Roses.